In assenza di un piano straordinario di investimenti necessari per mettere in sicurezza i ragazzi e la scuola, le OO.SS. FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL e GILDA UNAMS hanno proclamato lo sciopero giorno 8 giugno 2020.

Lo sciopero intende manifestare al Governo il disappunto e il forte disagio di tutto il personale della scuola per la totale assenza, manifestata non solo dall’Amministrazione ma anche e soprattutto dalla Politica, nell’offrire soluzioni per il superamento del disagio dovuto alla diffusione di Covid 19.

Il Personale della scuola intende precisare alla classe politica e all’opinione pubblica che il problema della scuola italiana non può essere ridotto solo alle modalità di immissione in ruolo dei docenti precari e a quelle di svolgimento degli esami di stato. La scuola ha sì la necessità di avere personale in servizio non più nella condizione precaria, di chiudere l’anno scolastico in corso ma ha anche, e soprattutto, la necessità contingente di ritrovarsi in condizioni di sicurezza a partire dal 1 settembre per quanto riguarda gli aspetti strutturali, igienici e sanitari. Occorre pensarci ora; non sono più ammissibili giochi di consenso elettorale.

La scuola dice Basta! La scuola ha bisogno di spazi (aule) dove fare lezioni (didattica viva in presenza) e non di tablet con cui fare lezioni virtuali a distanza.  La scuola ha bisogno di aule salubri e di un organico di personale Docente e ATA, ultra potenziato, necessario per educare in presenza e per assicurare servizi amministrativi, di vigilanza ed igienico-sanitari efficienti. Le criticità strutturali e organizzative, già presenti, che il pericolo del contagio da Covid-19 ha fatto esplodere in tutta la loro drammaticità, impongono alla classe politica di trovare le risorse economiche necessarie a far fronte ai reali bisogni della scuola. La questione Scuola è prioritaria, così come la questione Sanità.