Settembre è in arrivo e la Scuola non è pronta a riaprire.

Attualmente nell’ ”Universo Scuola” si coglie un generale disorientamento del Personale nonché le legittime preoccupazioni dei Dirigenti scolastici per far partire la scuola in sicurezza, malgrado le rassicurazioni del Premier Conte.

Ricerca ancora di spazi da occupare, aule da impiantare, orari da ristrutturare, recupero degli apprendimenti da progettare, organizzare e gestire in dieci/quindici giorni; PTOF 2019/2022 da rimodulare per tenere conto dei nuovi bisogni formativi e delle nuove esigenze organizzative e didattiche da soddisfare con un organico di personale docente e Ata sottodimensionato rispetto ai nuovi bisogni della scuola, malgrado il reclutamento di nuovi precari, Docenti e ATA. Attualmente l’unica certezza sembra essere quella di avere banchi monoposto ultima moda, sempreché le ditte costruttrici riescano a rispettare i tempi di consegna di oltre 1,5 milioni di banchi monoposto tradizionali e 1,5 milioni di banchi di tipo innovativo ordinati nel mese di luglio. Se si tiene conto che entro il 12 agosto dovrà essere aggiudicata la gara d’appalto e che il vincitore ha tempo fino al 12 settembre per la consegna, con un margine di due giorni dall’inizio della scuola che nell’intento del Ministro deve avvenire in presenza, ragionevoli e forti sono le perplessità che la scuola il 14 settembre possa riaprire le porte. Noi ce lo auguriamo di cuore.

Quali azioni era necessario mettere in atto da subito a febbraio per facilitare l’apertura della scuola a settembre? Piuttosto che trasferire ogni decisione alle indicazioni dei CTS appositamente costituiti per individuare cosa fare e come fare, circostanza che ha solo prodotto una perdita di tempo che peserà negativamente per la ripartenza della scuola a settembre, occorreva approntare il protocollo di sicurezza(allegato 1) che solo oggi è stato reso pubblico, nonché le norme di legge (lo scudo legale) che avrebbero tutelato la dirigenza scolastica nel suo operare per far fronte all’emergenza e i docenti e gli ATA nell’esercizio della loro attività.

Piuttosto che decidere nell’immediatezza, il Governo ha preferito attuare la strategia del rinvio e così, nonostante tutto, la scuola, ogni singola scuola, oggi, 6 agosto, è impegnata a progettare da sola il suo piano di messa in sicurezza per accogliere, ancora con un sorriso, ci auguriamo, i ragazzi a settembre.

Dirigenti scolastici, docenti e personale ATA in azione da una parte a costruire le condizioni di sicurezza, alunni e genitori dall’altra in attesa e nella speranza di ritrovare la stessa scuola che hanno lasciato, pur essendo consapevoli che non sarà così. Questo è l’attuale scenario.

Ma la riapertura della Scuola non è un fatto puramente burocratico amministrativo. Quale sarà la ricaduta nei ragazzi, sul piano emotivo e psicologico, nel non ritrovarsi più nella scuola che hanno lasciato a marzo? Quale stato di vuoto socio-affettivo proveranno  i ragazzi allorquando costateranno che non esiste più il gruppo classe con cui e in cui sono cresciuti? Quale percezione avranno della scuola allorquando saranno costretti ai doppi turni e/o ad apprendere, di nuovo, attraverso la didattica a distanza? Quali interventi dovranno essere realizzati per aiutare i ragazzi a  superare il disagio?

Settembre non può iniziare solo garantendo il distanziamento e la distanza buccale con banchi monoposto all’ultima moda. Se la scuola è spazio da vivere, esperienza, socializzazione, relazione educativa, umanità, occorre che il Governo si assuma la responsabilità, anche etica, di garantire il contesto socio affettivo e relazionale che sta a fondamento del fare scuola, trovando le risorse economiche necessarie a che si realizzi finalmente una scuola, strutturalmente degna di tale nome, che garantisca ai nostri ragazzi lo stare bene. Ci auguriamo che il Governo abbia a cuore la Scuola nel presentare i progetti necessari per ottenere i finanziamenti del Recovery Fund e sappia, poi, spenderli bene con lo sguardo rivolto al futuro.

Prof.Gianni DI Pisa

Segretario Provinciale SNALS Palermo