Verso l’approvazione della Riforma degli ITS.
Il Senato ha calendarizzato la discussione del disegno di legge (collegata alla Legge di Bilancio) che intende riformare gli istituti tecnici professionali e con essa la modifica del voto di condotta.
La Riforma ITS introduce l’istituzione della filiera formativa tecnologico professionale per la scuola secondaria di secondo grado “per rispondere alle nuove esigenze culturali, produttive e sociali del Paese”.
Nel rispetto delle competenze costituzionali che afferiscono allo Stato e alle Regioni, la riforma intende realizzare un’interazione tra gli interventi statali relativi al sistema educativo e di istruzione e quelli regionali, relativi al sistema educativo dell’istruzione e della formazione professionale. La riforma introduce, inoltre, anche la possibilità di definire percorsi di istruzione e formazione professionale regionali che le regioni possono stipulare di intesa con gli USR, in relazione alle specifiche esigenze territoriali.
L’aspetto qualificante della riforma è la riduzione del percorso di istruzione superiore da 5 a 4 anni, seguita da due anni di specializzazione presso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS).
L’obiettivo di questa iniziativa è quello di implementare le nuove disposizioni già dal prossimo anno scolastico, sottolineando l’urgenza dell’approvazione entro dicembre.
Necessario è ritenuto il confronto sindacale sul decreto, specialmente riguardo la revisione dei piani di studio e dei quadri orari. La riforma, oltre a rafforzare le competenze di base in italiano, matematica e inglese, dà maggiore “peso” alle materie tecniche e laboratoriali.
Una novità è l’introduzione del “campus”, inteso come comunità composta da reti di scuole, centri di formazione professionale e Its Academy, con l’obiettivo già dal secondo anno di favorire i percorsi per l’acquisizione di competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza scuola lavoro); un obiettivo necessario ad orientare gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori al mondo del lavoro, a fare scelte consapevoli riguardo al proseguimento degli studi nonché a sviluppare competenze trasversali.
La proposta include la collaborazione a tempo determinato con docenti esterni, provenienti dal mondo delle imprese, per favorire l’acquisizione delle competenze tecniche.
La riforma prevede anche la possibilità che i sistemi di formazione regionale possano aderire alla sperimentazione, validata dall’Invalsi, per garantire una formazione equiparabile a quella statale. È un’opportunità che estende la possibilità per gli studenti di iscriversi non solo agli ITS, ma anche all’università.
In allegato riportiamo il testo del DDL e la relazione tecnica allegata al DDL.