Esonero contributivo: modalità di applicazione e cumulo per il 2024.
La circolare INPS n. 11 del 16 gennaio 2024 ha fornito le istruzioni operative riguardo l’applicazione dell’esonero contributivo sulla quota dei contributi previdenziali IVS (per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti) a carico dei lavoratori del settore sia pubblico che privato ,esonero che la Legge di Bilancio 2024 ha prorogato per tutto l’anno 2024.
La circolare evidenzia che l’esonero per il 2024 non si applica alla tredicesima mensilità né alle altre mensilità aggiuntive ed inoltre chiarisce la possibile cumulabilità con l’esonero contributivo assegnato dedicato alle lavoratrici madri.
L’esonero contributivo spettante ai lavoratori subordinati, per tutto l’anno 2024, è fissato nella misura del:
– 6%, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, al netto del rateo di tredicesima;
– 7%, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, al netto del rateo di tredicesima.
L’ esonero non ha effetti sul rateo di tredicesima: le soglie di retribuzione imponibile mensile espressamente previste dalla norma devono, quindi, essere considerate al netto del rateo di tredicesima.
I soggetti beneficiari dell’esonero sono i lavoratori dipendenti pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore.
Sono inclusi nell’ambito di applicazione della misura agevolata anche i rapporti di apprendistato, sempre nel rispetto delle soglie limite di retribuzione mensile sopra riportate nonché nei limiti dei soli contributi IVS a carico del lavoratore.
Restano, invece, esclusi dal beneficio i rapporti di lavoro domestico, in forza dell’espressa previsione della norma in trattazione
L’esonero trova concretamente applicazione sulla retribuzione lorda del lavoratore percepita nelle singole mensilità e si applica sulla quota dei contributi IVS a carico dei lavoratori in relazione a tutti i rapporti di lavoro subordinato, sia instaurati che instaurandi, diversi dal lavoro domestico, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.
L’agevolazione non assume la natura di incentivo all’assunzione e, conseguentemente, non è soggetta all’applicazione dei principi generali in materia di incentivi all’occupazione nè al possesso del Documento unico di regolarità contributiva (DURC) da parte del datore di lavoro.
Inoltre, poiché l’esonero in questione trova applicazione esclusivamente con riferimento alla quota di contribuzione a carico del lavoratore, la misura non rientra nella nozione di aiuto di Stato in quanto trattasi di un’agevolazione usufruita da persone fisiche non riconducibili alla definizione comunitaria di impresa e, pertanto, insuscettibile di incidere sulla concorrenza.
In considerazione dell’entità della riduzione applicabile alle lavoratrici madri, pari al 100% della quota di contribuzione a loro carico nei limiti di 3.000 euro annui da riparametrare su base mensile, laddove ricorrano i presupposti per l’applicazione di entrambe le misure (esonero contributivo IVS di cui al citato comma 15 ed esonero per le madri lavoratrici), l’INPS chiarisce che i due esoneri contributivi nella singola mensilità, sono tra loro di fatto alternativi, in ragione dell’entità degli stessi e del massimale mensile di contribuzione esonerabile.
Esposizione in Uniemens
I datori di lavoro, a partire dal mese di competenza di gennaio 2024, devono ad indicare in “InfoAggcausaliContrib”, i seguenti elementi:
a) esonero al 6%:
– “CodiceCausale” L094;
– “IdentMotivoUtilizzoCausale” “N”;
– “BaseRif” importo della retribuzione imponibile corrisposta nel mese di riferimento, al netto del rateo di tredicesima/quattordicesima e di eventuali mensilità aggiuntive;
– “AnnoMeseRif” anno e mese di riferimento dell’esonero;
– “ImportoAnnoMeseRif” importo dell’esonero pari al 6% dei contributi IVS a carico dei lavoratori.
b) esonero al 7%:
a) esonero al 6%:
– “CodiceCausale” L098;
– “IdentMotivoUtilizzoCausale” “N”;
– “BaseRif” importo della retribuzione imponibile corrisposta nel mese di riferimento, al netto del rateo di tredicesima/quattordicesima e di eventuali mensilità aggiuntive;
– “AnnoMeseRif” anno e mese di riferimento dell’esonero.
Esposizione in ListaPosPA
I datori di lavoro devono utilizzare i codici di recupero già previsti per i periodi da luglio 2023:
48: Esonero 6%
49: Esonero 7%
Nei mesi in cui viene corrisposta la tredicesima mensilità, anche in forma di rateo, o, qualora prevista, la quattordicesima mensilità (anche in forma di rateo), che non concorrono al raggiungimento del tetto mensile previsto dalla norma e non sono altresì oggetto di esonero, il valore relativo a tali emolumenti, comunque ricompreso nell’elemento “Imponibile” della Gestione pensionistica, deve essere dichiarato separatamente anche nell’elemento “AltroImponibile” di “RecuperoSgravi” utilizzando il codice di recupero “57”.