SOTTOSCRITTA IPOTESI DI ACCORDO SULLE FASCE DI COMPLESSITA’ DELLE SCUOLE.
Si è svolto il 31 maggio, presso la Direzione generale per le risorse umane e finanziarie (DGRUF), l’incontro di prosecuzione delle trattative per la definizione delle fasce di complessità delle scuole.
L’Amministrazione ha illustrato una nuova proposta di ripartizione in fasce. La proposta prevede l’inserimento nella fascia A di 1.760 scuole pari al 21,76% del totale con punteggio pari o superiore a 62, nella fascia B 5.160 scuole pari al 63,79 % del totale con punteggio tra 39 e 61, nella fascia C 1.169 scuole pari al 14,45% del totale con punteggio inferiore a 39. La parte variabile della retribuzione di posizione resta a € 21.600,00 per la fascia A, mentre viene incrementata a € 17.600,00 per la fascia B e a € 13.600,00 per la fascia C. I valori si intendono al lordo dipendente.
In ogni caso, l’ipotesi, su richiesta delle OO.SS., garantisce il mantenimento di tutti gli attuali livelli retributivi anche in caso di cambio di fascia e sino al termine dell’incarico in corso
La nuova ripartizione confluirà nel testo contrattuale recante i CRITERI DI RIPARTO E IMPIEGO DELLA RISORSA COSTITUENTE IL FONDO UNICO NAZIONALE (FUN), TRA QUOTA DESTINATA ALLA RETRIBUZIONE DI POSIZIONE E QUOTA DESTINATA ALLA RETRIBUZIONE DI RISULTATO A DECORRERE DALL’A.S. 2023/2024.
L’assoluta necessità di dar corso alla previsione contrattuale di riportare a livello nazionale i criteri di determinazione della parte variabile della retribuzione di posizione ha portato a raggiungere un’intesa di portata storica che lo Snals Confsal, insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali, ha ritenuto di sottoscrivere.
Dall’applicazione della nuova disciplina migliaia di dirigenti vedranno aumentata la parte variabile della retribuzione di posizione per importi che vanno da un migliaio fino a diverse migliaia di euro annui lordo dipendente in ragione della fascia di collocazione.